L’agricoltura biologica potrebbe contribuire ad un sistema alimentare globale sostenibile: potrebbe riuscire a sfamare tutti sulla Terra, oltre che essere più salutare e in grado di ridurre le emissioni di gas serra.
Uno scenario possibile se l’agricoltura biologica sarà combinata con altre misure, in primis la riduzione del consumo di carne e degli sprechi alimentari. È questa la conclusione cui giunge uno studio guidato dall’Istituto di ricerca svizzero sull’agricoltura bio (FiBL) e pubblicato sulla rivista Nature.
Gli scienziati hanno simulato una serie di possibili scenari relativi al 2050, orizzonte entro il quale la Fao stima per l’agricoltura un necessario aumento del 50% della produzione per sfamare oltre 9 miliardi di persone.
Se il mondo si convertisse all’agricoltura bio ma le persone continuassero a mangiare carne e a buttare cibo nella spazzatura, allora gli agricoltori avrebbero bisogno del 33% in più di suolo per soddisfare la domanda alimentare globale. Un’opzione quasi impossibile, come sottolinea uno degli autori dello studio Christian Schader.
Se invece le persone riducessero della metà il cibo sprecato e convertissero tutti i terreni usati per gli allevamenti in colture per sfamare persone, aggiunge, ci sarebbe bisogno del 18% in meno di suolo per riuscire a produrre cibo per tutti. In quel caso le proteine di origine animale mangiate dall’uomo dovrebbero diminuire dal 38% all’11%.
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