Agopuntura per le patologie legate al lavoro: dove rivolgersi?

Ha aperto il 13 settembre a Roma presso il VII piano (stanza C738) del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma il ‘Centro di Ricerca Clinica MLA’ (Medicina del Lavoro e Agopuntura), un ambulatorio dedicato a trattamenti di agopuntura per la cura di patologie e disturbi provocati da attività lavorativa o comunque collegati al lavoro.

Presso l’ambulatorio saranno trattate principalmente problematiche osteoarticolari, cefalee, insonnie, allergie, problemi psicologiche (ansia e depressione di non rilevanza psichiatrica), gastriti.

L’ambulatorio accoglierà individualmente pazienti in età lavorativa (18-70 anni) con patologie lavoro-correlate e/o con patologie che pur non essendo causate dal lavoro incidono sulla capacità e sulle performance lavorative.

Il Centro di Ricerca Clinica MLA nasce dalla collaborazione tra l’Istituto di Sanità Pubblica – sezione di Medicina del Lavoro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore presso la sede di Roma e l’Associazione Agopuntura Italiana finalizzata a sviluppare in un biennio metodiche di prevenzione secondaria e terziaria (e quindi dalla comparsa del sintomo all’instaurarsi della malattia) di una serie di patologie lavoro correlate.

Tramite l’applicazione clinica dell’agopuntura verranno sviluppati protocolli terapeutici per il trattamento di patologie collegate alle attività lavorative al fine di ridurre al massimo le limitazioni allo svolgimento delle stesse.

“Grazie a questa collaborazione tra Università Cattolica e Associazione Agopuntura Italiana si intende valorizzare importanti aspetti clinici propri della Medicina del Lavoro, che pur essendo evoluta negli anni verso forme di prevenzione primaria e secondaria deve mantenere costantemente l’attenzione al fatto che alcune forme morbose influiscono sostanzialmente sulle capacità lavorative e che solo con il trattamento delle stesse si può riabilitare il lavoratore all’esercizio della professione”
,  ha spiegato il professor Ivan Borrelli, referente scientifico dell’Istituto di Sanità Pubblica – sezione di Medicina del Lavoro dell’Università Cattolica, nonché medico agopuntore.

“La possibilità di ridurre ed eliminare (in alcuni casi) l’utilizzo dei farmaci grazie all’agopuntura – aggiunge il professor Franco Menichelli, presidente dell’Associazione Italiana Agopuntura – permette di diminuire considerevolmente i costi assistenziali e consente di ottenere benefici in relazione all’eliminazione degli effetti collaterali dei farmaci con evidente impatto sulla sanità pubblica”.

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