Se vuoi aiutare il tuo bambino ad avere una vita felice e sana allora insegnagli a ritardare la gratificazione! La gratificazione ritardata è la capacità di resistere alla tentazione di una ricompensa immediata e attendere una ricompensa successiva. Fondamentalmente, la gratificazione ritardata è la capacità di un sistema nervoso di affrontare lo stress.
All’inizio degli anni ’70 lo psicologo Walter Mischel ha portato a termine l’esperimento ribattezzato della “gratificazione ritardata”. Lo studioso faceva entrare in una stanza un bambino e gli offriva un dolcino. Allo stesso spiegava che si sarebbe dovuto assentare per 15 minuti e gli diceva che se riusciva a non mangiare fino al suo ritorno il dolce, ne avrebbe avuto un altro in premio. Soltanto una minoranza di bambini decideva di mangiare subito il dolce mentre altri attuavano strategie per mantenere l’autocontrollo (alcuni, ad esempio, si coprivano gli occhi con le mani o si giravano per non vedere il vassoio). Più l’età dei bambini avanzava, più le strategia di autocontrollo erano sofisticate e funzionavano. I ricercatori hanno dimostrato che buona parte dei bambini in grado di aspettare sono stati quelli che successivamente hanno ottenuto anche migliori risultati sia nel campo scolastico sia in altri aspetti della loro vita.
Un crescente numero di ricerche suggerisce oggi che esiste un legame tra la gratificazione ritardata e la salute sociale, emotiva, fisica e accademica. “Sulla base della mia esperienza di lavoro con centinaia di bambini, questo collegamento è molto forte”, afferma in un articolo Victoria Prooday, psicoterapeuta canadese (di origini ucraine) specializzata in terapia occupazionale e che lavora con bambini, genitori e insegnanti.
È possibile migliorare questa abilità?
Attraverso l’ambiente, possiamo rafforzare la capacità di un bambino di ritardare la gratificazione o indebolirla. Purtroppo, l’ambiente in cui oggi vivono i nostri bambini li porta sulla strada sbagliata. Sono cresciuti infatti in un mondo di costante gratificazione immediata. Pertanto, non sorprende che tanti ragazzi oggi non possiedano questa abilità e non riescano a resistere al desiderio di ottenere ciò che vogliono nel momento in cui lo desiderano, il che ha un impatto negativo sulle loro capacità accademiche, sociali ed emotive”.
Come sviluppare l’abilità della gratificazione ritardata nei bambini?
È possibile educare i bambini alla gratificazione ritardata. In che modo? Ecco alcuni suggerimenti di Victoria Prooday ai genitori:
– Invitate i bambini a svolgere alcune faccende quotidiane (ad esempio: fare il letto, preparare la tavola, mettere i vestiti sporchi nel cesto, innaffiare le piante, caricare/scaricare la lavastoviglie, dare da mangiare a un animale domestico, smistare/piegare il bucato o lavare le auto).
– Lasciate che i bambini si annoino e non ricorrere agli schermi di apparecchi tecnologici come antidoto alla noia
– Evitate l’uso della tecnologia in auto e nei ristoranti
– Usate i concetti di “prima” e “dopo” (dicendo ad esempio: “prima riordina i giocattoli e dopo gioca a palla”).
– Limitate gli spuntini
– Insegnate ai bambini a collezionare adesivi o punti con l’obiettivo di una ricompensa finale.
– Invitate i bambini a giocare con i giochi da tavolo per insegnare loro ad aspettare e rispettare i turni
– Esortate i bambini a fare giochi di movimento
– Insegnate ai bambini quelle attività che richiedono uno sforzo costante per ottenere risultati (ad esempio: giardinaggio, cucito, lavorazione dell’argilla, pittura, creazione di biglietti di auguri fatti a mano).
– Non affrettarti ad aiutarli: lascia che i bambini si impegnino per risolvere un problema.
– Fa’ sì che nella vita quotidiana ci siano opportunità di gratificazione ritardata, ad esempio: se tuo figlio ha ricevuto molti regali di compleanno, accordati con lui per l’apertura di un regalo al giorno anziché tutti in una volta.
“Le grandi cose – conclude Victoria Prooday – succedono a quelli che aspettano”.
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