La Toscana si conferma all'avanguardia sul fronte della medicina integrata. Con il Decreto n. 3823 del 19.03.2019 ha infatti approvato il Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale (PDTA) del tumore della mammella che prevede nel capitolo “Gli ulteriori percorsi di supporto per pazienti con carcinoma mammario” la sezione 'Medicina integrata per il trattamento degli effetti collaterali della terapia'.
Gli interventi di secondo livello, eseguiti da medici esperti negli ambulatori di MC, prevedono il ricorso all'agopuntura per dolore post chirurgico, vampate e dolori da inibitori dell'aromatasi; alla fitoterapia per il dolore resistente alla terapia standard e la depressione e all'Omeopatia per le vampate di calore. Il PDTA prevede inoltre che un medico di medicina integrata possa essere presente nei Gruppi Oncologici Multidisciplinari per la definizione condivisa dei percorsi assistenziali.
Nel documento si legge: “La DGR n. 418/2015 ha definito le modalità di integrazione dei trattamenti complementari nella rete oncologica regionale stabilendo il diritto dei cittadini a essere curati con le medicine complementari (MC) dimostrate efficaci.
Successivamente la DGR 1224/2016 ha invitato le Aziende USL e AOU toscane a prevedere l’utilizzo delle medicine complementari nei PDTA del paziente oncologico, dato che l’oncologia viene considerata settore prioritario di intervento a livello regionale nel quale dovrà essere garantita l’attività di medicina complementare e integrata.
Secondo la normativa nazionale l’agopuntura, la fitoterapia e l’omeopatia sono discipline di pertinenza medica mentre altre tecniche di Medicina Tradizionale Cinese (auricoloterapia, fior di Prugna, digitopressione ecc) possono essere effettuate da altro personale sanitario opportunamente formato.
Pertanto si propone un modello organizzativo che prevede:
- interventi di primo livello - esclusivamente con tecniche di MTC, realizzati, previa indicazione del medico responsabile del percorso assistenziale, da personale infermieristico o di altro profilo sanitario dei dipartimenti oncologici, opportunamente formato per il trattamento dei seguenti sintomi: nausea, vomito, dolore, insonnia, ansia, lievi disturbi dell’umore e qualità della vita. L'attività di MTC dovrà entrare a far parte della regolare attività del reparto, coprendo l'intero orario di cura.
- interventi di secondo livello - trattamento presso gli ambulatori di MC dei seguenti sintomi:
1. agopuntura e MTC: dolore post chirurgico, caldane e dolore da inibitori dell'aromatasi.
2. fitoterapia: dolore resistente a terapia standard; depressione
3. omeopatia: caldane".
L’oncologia integrata, è un modello che sempre più va ad affermarsi nella cura del cancro e prevede un percorso multidisciplinare in cui tutti i protagonisti devono giocare il proprio ruolo al fine di migliorare l’efficacia della cura e le possibilità di guarigione del paziente.
E proprio all'oncologia integrata è dedicata io 21 giugno a Firenze una giornata di studio presso l'aula Magna dell'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi.