30/09/2015
Importante riconoscimento alla Dr.ssa Patrizia Gentilini, oncologa e studiosa dei danni dell’inquinamento ambientale
di Roberto Gava

Lo scorso 24 settembre si è tenuto a Roma l'importante convegno organizzato da ISDE Italia (Associazione Medici per l'Ambiente) e Istituto Superiore di Sanità in ricordo di Lorenzo Tomatis. Il titolo del Convegno era: "Inquinamento ambientale e salute: quale futuro per le nuove generazioni in Italia". Oltre agli interventi dei vari relatori su aria, acqua, suolo e cibo, alla Dr.ssa Patrizia Gentilini è stato conferito il "Riconoscimento in memoria di Lorenzo Tomatis".
La Dottoressa, che terrà alcune relazioni al Convegno che abbiamo organizzato per il 17 ottobre p.v. a Padova e intitolato "Conoscere e prevenire le malattie cardiovascolari e il cancro", ha così commentato questo importante premio:
"Ringrazio con profonda emozione per questo attestato che mi giunge oltremodo gradito e mi onora certamente al di là dei miei meriti. L'emozione nasce dal fatto che Lorenzo Tomatis, che ho conosciuto esattamente 10 anni fa nel 2005, è stata certamente la persona che più mi ha aiutato a rivedere il mio rapporto con la Medicina . La conoscenza di Tomatis è stata purtroppo molto breve, perché dopo soli 2 anni, nel 2007 è mancato, ma anche se breve per me questa amicizia è stata profondamente significativa.
Ho conosciuto Tomatis perché con altri medici della mia città avemmo l'idea di invitarlo ad un Consiglio Comunale aperto che doveva tenersi il 24 novembre 2005 a Forlì sul tema dell'incenerimento dei rifiuti. In 409 medici avevamo sottoscritto una petizione per contrastare il raddoppio degli impianti già presenti ed il clima nella città era indubbiamente 'caldo'. Tomatis esordì nella sala del Consiglio Comunale con queste parole «le generazioni a venire non ci perdoneranno il danno che noi stiamo loro facendo» e poi continuò spiegando come le sostanze tossiche ed inquinanti si accumulino nei nostri corpi e passino dalla madre al feto con danni anche transgenerazionali per alterazione delle cellule gametiche. Tutti restammo profondamente colpiti da quelle parole ed in particolare io, perché a me - oncologo medico ospedaliero - aprivano scenari del tutto nuovi. Approfondii poi la conoscenza con Lorenzo che divenne in breve tempo un vero amico, lessi d'un fiato i suoi libri: Il Fuoriuscito, La Rielezione, Il Laboratorio, La Ricerca Illimitata e potei approfondire ed apprezzare in pieno il valore della sua attività di Ricercatore e della sua complessa personalità di Medico e di Scrittore.
Mi resi conto che Lorenzo Tomatis, nonostante fosse stato grandissimo ricercatore, colui che aveva posto le basi scientifiche e metodologiche nel campo della cancerogenesi intuendo già alla fine degli anni '50 la possibilità della cancerogenesi transplacentare, era stranamente poco conosciuto se non a coloro che erano strettamente addetti ai lavori e praticamente del tutto sconosciuto al grande pubblico. Questo forse accadeva perché allo spessore scientifico Tomatis univa un carattere schivo e riservato ma, soprattutto, per una altra caratteristica purtroppo scomoda per la nostra società: un profondo rigore morale, direi quasi una intransigenza che l'ha sempre portato a rifuggire dai compromessi e a difendere strenuamente l'indipendenza della Scienza. Scienza che troppe volte vedeva piegata ad interessi economici o di parte tali ad es. da ritardare anche per decenni il riconoscimento della pericolosità di talune esposizioni o di particolari agenti chimici.
E costanti sono sempre rimasti in lui il senso di solitudine ed il tormento per i malati, i morti, le sofferenze evitabili ed inutili, specie quelle dei bambini, sacrificati sull'altare degli interessi e del profitto!
Il rigore scientifico e lo spessore morale erano comunque in Lui intrinsecamente connessi e la strada che con coerenza e per tutta la vita ha indicato è stata quella di una Ricerca e di una Medicina che mai, e per nessuna ragione, poteva essere disgiunta dal suo fine ultimo: quello di essere sempre e comunque al servizio dell'Uomo, della sua salute, della sua dignità.
Per questo egli ha sempre strenuamente difeso e posto l'accento sul ruolo della Prevenzione Primaria, ovvero sulla tutela della salute attraverso la riduzione dell'esposizione alle sostanze nocive che - come lui diceva - non smettono di essere tali una volta che escono dalle fabbriche o sotto latitudini diverse. Per questo è sempre stato critico verso una medicina sempre più tecnologica ed orientata esclusivamente alla cura, ma sempre più lontana e distratta dalla ricerca delle vere cause delle malattie, quella che Lui chiamava «la Grande Distrazione».
Purtroppo non è stato ascoltato e se da un lato le evidenze scientifiche del ruolo dell'inquinamento ambientale sulla salute (dai pesticidi alla qualità dell'aria, dal traffico agli inceneritori e alle centrali a carbone) sono incontestabili, dall'altro purtroppo anche le più recenti azioni legislative ( ricordo lo 'Sblocca Italia' con l'innalzamento dei limiti per gli scarichi a mare di pericolosi inquinanti concesso ai grandi impianti, il via libera agli inceneritori, alle trivellazioni sul suolo ed in mare ecc.) ci appaiono un grave passo indietro per quanto attiene la tutela della salute.
Ci auguriamo che la consapevolezza che vediamo lentamente crescere nell'opinione pubblica circa la relazione ambiente/salute, unitamente al sempre maggior impegno di Istituzioni come l'Istituto Superiore di sanità e degli Ordini dei Medici, ma anche grazie ad azioni legali volte ad es. a indirizzare nel modo dovuto le risorse economiche (piani di sviluppo rurale che devono tutelare maggiormente una agricoltura più rispettosa quale quella biodinamica/biologica) siano fattori che consentano una inversione di rotta.
Su un numero di Nature del 2007 si leggeva: «il nostro ecosistema è ormai un esperimento chimico-biologico su larga scala, in cui siamo contemporaneamente coloro che sperimentano e coloro che lo subiscono, speriamo che tutto vada a buon fine, ma solo il tempo lo dirà», credo che solo seguendo l'insegnamento di Tomatis, raccogliendo la sua eredità e impegnandoci perché la Prevenzione Primaria torni ad avere il ruolo che le compete nella difesa della salute forse l'esperimento di cui parla Nature potrà andare a buon fine.
Grazie davvero dal più profondo del cuore".
La Dr.ssa Gentilini, che appartiene all'Associazione dei Medici per l'Ambiente (ISDE Italia), è autrice di un centinaio di pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli divulgativi, tiene un blog su IlFattoQuotidiano.it e si interessa specialmente delle relazioni tra Ambiente e tumori, Diossine e tumori, Pesticidi e rischi per la salute umana. Il 17 ottobre 2015 parlerà proprio di questi argomenti con il sottoscritto e insieme cercheremo di individuare quali sono i consigli che possiamo dare oggi, nella nostra realtà italiana, per ridurre il rischio della patologia oncologica e di quella cardiovascolare.






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