15/01/2009
Omeopatia contro i tumori. Il 'caso' medicina alternativa
di Redazione
L’omeopatia per curare i tumori. Partirà a maggio all’ospedale di Merano il nuovo servizio di medicina complementare e alternativa: agopuntura, medicina cinese, omeopatia, terapia manuale, osteopatia, fitoterapia. Ieri la giunta provinciale ha approvato il disegno di legge. In due anni il progetto pilota costerà oltre un milione di euro. I pazienti pagheranno il 70% della spesa. Per accedere, servirà una specifica disposizione del medico ospedaliero. Si inizierà coi tumori. «In Alto Adige, l’80% dei pazienti malati di tumore - afferma Mayr (foto), direttore sanitario dell’Asl unica - già accompagna le cure tradizionali con quelle complementari e il 50% dei medici si appoggia a questo tipo di terapie. Se si dimostrerà che la qualità della vita nei pazienti migliorerà si andrà avanti. Se no chiuderà».
Se nei primi due anni la valutazione sarà positiva il servizio “ tratterà” anche altre malattie quali la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide. Per adesso si inizierà con la cura dei tumori. Alle cure tradizionali si accompagneranno quindi quelle alternative. «In Alto Adige, l’80% dei pazienti malati di tumore - afferma Oswald Mayr, direttore sanitario dell’Asl unica - già accompagna le cure tradizionali con quelle complementari e il 50% dei medici si appoggia a questo tipo di terapie. Se si dimostrerà che la qualità della vita nei pazienti migliorerà il progetto andrà avanti. Se no chiuderà»
Quattro i medici che verranno impiegati, altrettanti gli infermieri, 1 fisioterapista, 1 psicologo e 2 assistenti di segreteria. E i pazienti pagheranno, coprendo, almeno questa è la stima, il 70% dei costi. Esclusi dal pagamento solo quelli a reddito minimo, fino ai 19 mila euro.
Il progetto costerà all’Azienda sanitaria più di 1 milione di euro. Nel dettaglio, 600 mila euro all’inizio e altri 370 mila ogni anno. Dopo un anno di polemiche - i medici ma anche la Commissione clinica si erano espressi negativamente - si procede.
Cauto il primo commento del presidente dell’ordine dei medici, Michele Comberlato. «Mi par di capire che ormai non si torna indietro. Quindi, adesso chiediamo massima chiarezza e, nello stesso tempo, siamo disponibili al dialogo e chiederemo un incontro alla giunta provinciale».
L’assessore alla sanità Richard Theiner affida ad una nota le prime dichiarazioni. «Con questo nuovo servizio vogliamo andare incontro alle esigenze espresse dai cittadini che richiedono offerte complementari alla medicina tradizionale».
Il presidente Durnwalder, viste le polemiche dello scorso anno, misura le parole. «Sappiamo che molti medici non sono entusiasti. E’ anche per questo che procediamo con cautela». «I costi per questo servizio - sottolinea Theiner - non possono essere unicamente a carico della sanità pubblica poiché la medicina complementare non rientra nei servizi gratuiti previsti dal servizio sanitario nazionale. Ciononostante i costi che saranno praticati saranno considerevolmente inferiori rispetto alle tariffe praticate sul libero mercato».
A marzo dello scorso anno il progetto era stato bocciato dalla Commissione clinica, istituita dalla Provincia proprio per valutare le proposte dell’assessorato. Il progetto non aveva trovato miglior sorte dentro l’ordine dei medici. Favorevole, invece, il Centro tutela consumatori.





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