L’Omeopatia, nata due secoli fa in Germania, diffusasi velocemente in Europa e Nord America e attualmente praticata in tutto il mondo, è un metodo clinico-terapeutico con il quale il medico valuta la malattia non solamente nelle sue manifestazioni organiche, ma nella globalità della persona sofferente.
Nella espressione “Il simile viene curato dal simile” è racchiusa l’essenza dell’Omeopatia: infatti ogni sostanza d’origine animale, vegetale e minerale, preparata omeopaticamente, cura nel malato quei sintomi che durante le sperimentazione ha provocato nell'uomo sano che l’ha assunta ripetutamente.
I rimedi omeopatici vengono preparati diluendo la sostanza di partenza in acqua e alcool e sottoponendo tale soluzione a forti scosse meccaniche. Solo attraverso successive diluizioni e succussioni (scuotimenti) tali sostanze diventano rimedi omeopatici.
Poiché le sostanze sono state sperimentate su uomini sani una alla volta ne deriva che rimedio omeopatico è quello costituito da un’unica sostanza.
I cosiddetti “prodotti omeopatici” contenenti più sostanze (conosciuti come Complessi), le erbe (tisane, tinture madri, ecc.), i derivati di organi (cartilagini, vene, ecc.), gli oligoelementi, gli omotossicologici, ecc. sono prodotti naturali, ma non rimedi omeopatici in quanto non ne posseggono tutti i requisiti fondamentali: diluizione, succussione e sperimentazione su uomo sano.