22/11/2017
Milano: i bambini fanno il pieno di smog

I bambini di Milano respirano smog a pieni polmoni. È quanto denuncia Greenpeace che comunica gli allarmanti dati emersi dal monitoraggio dell'aria davanti alle scuole milanesi. L'associazione ha monitorato per dieci giorni l'aria nei pressi di dieci scuole dell'infanzia e primarie milanesi tra le 7.30 e le 8.30 rilevando costantemente concentrazioni di biossido di azoto (N02) ampiamente al di sopra del valore individuato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero 40 μg/m3, microgrammi per metro cubo.
La concentrazione media oraria più bassa rilevata all’ingresso delle scuole milanesi è di 63,4 μg/m3, la più alta 113,7 μg/m3. Greenpeace ha registrato picchi in concentrazioni medie su dieci minuti – fino a 124,6 μg/m3: si tratta di un valore abnorme, se si considera che già nel 2005 l’OMS segnalava come nei bambini gli effetti patogeni del NO2 sul sistema respiratorio siano provati anche per concentrazioni inferiori ai 40 μg/m3.
I valori di NO2 registrati a Milano sono in media più alti di quasi il 50% di quelli delle scuole di Roma.
Il biossido di azoto, come dimostrato nel report di Greenpeace “Ogni respiro è un rischio”, è classificato tra le sostanze certamente cancerogene ed i suoi effetti patogeni sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno, delle funzioni cardiache.
I dati registrati dall'associazione nei pressi delle scuole milanesi appaiono particolarmente preoccupanti se si considera che il biossido di azoto è nocivo soprattutto sui bambini, causando infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi. Inoltre l’esposizione al NO2 è causa di nascite precoci e sottopeso; per le donne in gravidanza comporta un maggiore rischio di complicanze.
“I bambini di questa città giorno dopo giorno, cinque giorni a settimana, per nove mesi l’anno, fanno ogni mattina un terribile 'pieno' di gas irrespirabili prima di sedersi ai loro banchi – scrive Greenpeace - C’è un solo modo per abbattere le concentrazioni di biossidi di azoto nelle grandi città: limitare progressivamente la circolazione dei diesel, fino a vietarla nei prossimi anni”.
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