05/10/2010
Fondo Nasko: in Lombardia un contributo alle donne per evitare l’aborto
“Nessuna donna dovrà più essere costretta ad abortire in Lombardia a causa dei problemi economici”. Con queste parole Roberto Formigoni, il presidente della Regione, ha accolto il ‘nuovo arrivato’ in Lombardia. Si tratta del fondo Nasko, una dotazione di 5 milioni di euro, con i quali si garantirà a ciascuna donna un contributo complessivo fino a 4.500 euro distribuiti nell’arco di 18 mesi (prima del parto e dopo la nascita del bambino).
Il progetto prevede che il contributo di 250 euro al mese venga integrato da una serie di interventi o servizi, erogati anche da altri soggetti pubblici o privati coinvolti.
“Si potrà pensare ad aumentare i posti letto e allargare le case famiglia dove la donna esce dalla sua solitudine. Che è il primo fattore per cui si abortisce”, spiega Paola Bonzi, direttrice del primo Centro di aiuto alla vita italiano.
A gestire il fondo sarà direttamente la Regione mediante una piattaforma web ad accesso riservato ai consultori e ai centri di aiuto alla vita iscritti negli elenchi regionali, i quali indicheranno i nominativi delle donne beneficiarie del sostegno economico.
Le future mamme che accetteranno e seguiranno un “progetto personalizzato” di aiuto realizzato tramite i Consultori familiari e i Centri di Aiuto alla Vita, entro pochi giorni, riceveranno gratuitamente una carta prepagata su cui, mese per mese, verrà caricato l’importo del contributo che le madri potranno spendere secondo le necessità concordate con il Consultorio o il Cav.
“Si tratta di un provvedimento importante – commenta Formigoni - che conferma la nostra politica di tutela e promozione della maternità, della natalità e della famiglia. Ed è tanto più significativo, perché cade in un momento in cui la crisi economica e la conseguente instabilità sociale potrebbero ripercuotersi sulla scelta delle donne riguardo la maternità”.
Intanto a Roma, Fabio Mosca, docente di Neonatologia all'Università di Milano, intervenuto ad un convegno organizzato dall’Associazione medici cattolici italiani (Amci) sul tema dell'aborto e della legge 194, ha diffuso alcuni dati sulle interruzioni di gravidanza nel nostro Paese.
“Nel 2009, a fronte di 565 mila nascite, abbiamo avuto 116 mila aborti”, spiega Mosca.
In Italia, dunque, c’è un aborto ogni cinque bambini nati. La media è di circa 200 aborti ogni mille bambini nati.
Secondo il neonatologo si tratta di dati preoccupanti ma che comunque attestano una diminuzione rispetto ad alcuni decenni fa quando c'erano più nascite e anche più interruzioni di gravidanza.
“Dal 1982 al 2009 gli aborti sono scesi da 230 mila a 116 mila”.





9,50 €
(-5%)
-
27/11/2019
Gravidanza e prima infanzia: buone pratiche più diffuse ma si può migliorare di Alessia Ferla -
18/11/2019
I cambiamenti climatici colpiranno la salute dei bambini che nascono oggi di Alessia Ferla -
06/11/2019
Psicofarmaci a bambini e adolescenti: cresce il ricorso a farmaci antidepressivi di Redazione InformaSalus.it -
06/11/2019
Smartphone e tablet modificano il cervello dei bambini di Alessia Ferla -
16/10/2019
Fame, obesità e diete improprie: la malnutrizione affligge i bambini di Redazione InformaSalus.it
-
17/01/2020
Sangue dal naso: perché avviene e quando preoccuparsi di Alessandra Profilio, Michele Toffolon -
08/01/2020
Anestesia integrata: paziente pluriallergica operata con elettroagopuntura e preparati omeopatici di Redazione -
20/12/2019
Le sigarette elettroniche aumentano il rischio di malattie respiratorie di Alessia Ferla -
04/12/2019
A Milano il primo ospedale dedicato alla salute delle donne di Alessia Ferla -
02/12/2019
L'utilizzo dell'agopuntura nelle donne con tumore di Alessandra Profilio
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore e l'Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione