12/11/2009
Influenza A: vaccini insicuri, un medico di Padova accusa
Il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, lo ribadisce ogni giorno:
“L'influenza A non è grave, salvo rarissimi casi, e i vaccini sono
sicuri”.
Eppure, più che in altre occasioni, c’è molto scetticismo in giro.
Nonostante, la campagna vaccinale antipandemia sia partita ormai in
tutta Italia, il numero delle persone che si sono sottoposte al vaccino
contro il virus A/H1N1 sono pochissime.
Il motivo non è ancora chiaro, ma la partenza a rilento fa pensare che la vaccinazione di massa potrebbe essere un flop.
Sulla reale pericolosità dell’influenza suina, ma soprattutto
sull’efficacia e sui rischi del vaccino, i dubbi dell’opinione pubblica
non si sono ancora sciolti.
Un volumetto di 100 pagine
E, a rafforzare l’idea di chi non
intende sottoporsi alla profilassi, oggi arriva un nuovo elemento: un
volumetto di 100 pagine scritto dal dottor Roberto Gava, medico
omeopata padovano, specializzato in farmacologia clinica, che da anni
studia gli effetti immunitari e clinici dei vaccini.
Il libro intitolato “L’influenza suina A/H1N1 e i pericoli della
vaccinazione antinfluenzale” (Macro Edizioni, 94 pag, 9 euro), è uscito
in libreria proprio in questi giorni.
Una campagna inutile e poco sicura
La tesi di fondo di Gava è
che di fronte a un’influenza molto contagiosa ma poco pericolosa, come
è quella suina, l’Organizzazione mondiale di sanità, a livello
internazionale, e il ministero della Salute, a livello nazionale,
abbiano risposto con una campagna vaccinale inutile e poco sicura: “che
farà arricchire l’industria farmaceutica e metterà a rischio la salute
dei cittadini”, così come scrive lo stesso medico.
Nello specifico il vaccino in commercio contro il virus A/H1N1, secondo
il dottor Gava, sarebbe totalmente inaffidabile: “sia perché non è
stato sufficientemente sperimentato, sia perché la sua efficacia è del
tutto teorica, sia perché la sua sicurezza è completamente ipotetica”.
< style="text-align: justify;">I 3 vaccini autorizzati tutti potenzialmente tossici
Il medico di Padova a questo argomento dedica un capitolo, nel corso del quale analizza la composizione dei tre farmaci autorizzati dall’Emea, l’Autorità europea competente in materia. Tutti e tre i vaccini, compreso il Focetria della Novartis, attualmente in uso in Italia, contengono sostanze potenzialmente tossiche, come la formaldeide, il mercurio (nel conservante Thiomersal utilizzato nelle confezioni pluridose), e lo squalene, l’adiuvante usato per potenziare l’efficacia del vaccino, presente anche nei vaccini influenzali Fluad, somministrati agli over65 ogni anno, e legato secondo alcuni a una malattia neurologica, la sindrome Guillant-Barré.
Test clinici di soli 21 giorni
Il punto è che l’autorizzazione
alla commercializzazione di questi farmaci, secondo il medico padovano,
è stata ottenuta sulla sperimentazione di un altro vaccino, quello
contro il virus H5N1. Non solo. L’osservazione clinica è durata solo 21
giorni.
Troppo poco per un prodotto da utilizzare in una vaccinazione di massa, con scarse prove di efficacia.
Quello che dicono le stesse aziende
Del resto ciò che le stesse
aziende scrivono sulle schede tecniche dei loro prodotti qualche dubbio
lo solleva. “Attualmente non vi è alcuna esperienza clinica con questo
vaccino (H1N1) in adulti, anziani, bambini o adolescenti”.
Effettivamente il dottor Gava sostiene che, dopo aver consultato il
registro degli studi clinici che dovrebbero contenere informazioni sui
trial in corso sui vaccini contro l’influenza H1N1, ha trovato solo 9
studi, e nessuno di questi era stato completato.
“Alcuni non risultano nemmeno iniziati”, scrive il medico, “e quelli
che lo sono hanno una data di chiusura che va da aprile a dicembre
2010. Se invece si consulta il registro delle Industrie farmaceutiche,
se ne trovano altri 8 in corso o in fase di reclutamento dei
partecipanti. Questi hanno date di completamento fra la fine del 2009 e
il 2010, ma nessuno è terminato”.





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