21/07/2014
Celiachia: fra i bambini aumentata di 5 volte
Negli ultimi 25 anni l'incidenza della celiachia è aumentata di cinque volte, in particolare in età pediatrica. È quanto emerge da uno studio italiano sull'intolleranza permanente al glutine. Pubblicato su Journal of Pedriatic Gastroenterology and Nutrition, lo studio, “The New Epidemiology of Celiac Disease”, stila per la prima volta un cambiamento geografico nei modelli di distribuzione della malattia.
Studi epidemiologici internazionali hanno evidenziato, con le dovute differenze regionali, una frequenza media della malattia celiaca nella popolazione generale di circa l'1% e rilevato come negli ultimi 25 anni l'incidenza sia aumentata di 5 volte, soprattutto in età pediatrica.
"I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica – ha precisato Alessio Fasano, Direttore del Centro per la Ricerca sulla Celiachia (CFRC) dell'Università di Boston e membro del Dr.Schär Institute - tengono però conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente o rilevati tramite screening sierologici di un campione di popolazione ed escludono il cosiddetto 'icerberg celiaco' di pazienti non diagnosticati".
"Il rapporto tra casi diagnosticati e non diagnosticati infatti è ancora di 1:3-1:5 – aggiunge Fasano - e per questo motivo sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio. Dovrebbero essere quindi sempre testati, i parenti di primo grado di pazienti celiaci, i soggetti colpiti da altre malattie autoimmuni, le persone con sindrome dell'intestino irritabile o con una sintomatologia che potrebbe suggerire la presenza di celiachia".





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