06/09/2013
Bolzano, uranio nell'acqua. Ue apre un'indagine

La Commissione europea ha deciso di aprire un'indagine per fare chiarezza sulle alte percentuali di uranio riscontrate negli acquedotti della Provincia autonoma di Bolzano. A chiedere l'intervento delle autorità europee era stato nel luglio scorso l'eurodeputato Andrea Zanoni il quale aveva denunciato i risultati di una ricerca commissionata dall’Agenzia provinciale per l’Ambiente della Provincia autonoma di Bolzano sugli acquedotti secondo cui le concentrazioni di uranio nell’acqua potabile superano i 20 µg/l (microgrammi per litro) in diversi comuni della provincia, precisamente San Genesio (22 µg/l), Postal (23 µg/l), Lana (36 µg/l), Silandro (62 µg/l) e infine Martello, in merito al quale i rilievi registrano il preoccupante dato di 80 µg/l.
“Le percentuali di questa sostanza, origine di patologie quali le nefropatie, sono da allarme rosso, ben al di sopra dei limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Le autorità devono prendere immediatamente le dovute precauzioni per salvaguardare la salute di tutti i cittadini di Bolzano”, ha spiegato Zanoni.
“Oltre ai pericoli di contaminazione radiologica associati a tale elemento, l'uranio presenta anche una tossicità chimica visto che tende ad accumularsi nei reni e a causare patologie quali le nefropatie – ha spiegato Zanoni – Per questo ho chiesto alla Commissione di pretendere che le autorità locali intervengano prima possibile per fare chiarezza sulle ragioni della presenza di concentrazioni così elevate di questo metallo disciolto negli acquedotti e prendere le dovute contromosse.
Inoltre reputo importante informare i cittadini europei nel caso esistano altre zone dell'Unione con simili percentuali di uranio nell'acqua dell’acquedotto ed intervenire prontamente”. “Continuando a trattare la qualità dell'acqua come un aspetto secondario si sta verificando l'assurdo paradosso di un continente, l'Europa, ricco di acqua dolce ma povero di acqua potabile”.
Janez Potočnik, commissario Ue all’Ambiente, ha fatto sapere che la Commissione contatterà le autorità italiane competenti al fine di ottenere informazioni più dettagliate sulla situazione in provincia di Bolzano prima di decidere sui provvedimenti futuri.





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